- Autore: Roberto Fustini
- Data: 2024
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Il Kommissar ha teso una trappola a Djorkoh, il serial killer che nonostante la scia di indizi sembra inafferrabile quanto imprevedibile. Si affronteranno in un duello a viso aperto. È la resa dei conti.
Due coppie viaggiano nel cosmo, lasciano il sistema solare. Destinazione Eden.
C’è chi invece è combattuto, il dilemma è restare sulla Terra e cercare di far qualcosa per cambiare le cose o pensare a un altro tipo di vita, magari su Gliese 581 G. Una fuga che non sarebbe una resa, forse piuttosto la preparazione di un’alleanza.
Sharon e Niyah: chi vuole sedurre chi? La gerarca del Sybil può schiudere la cassaforte e svelare qualcosa, suo malgrado. Basta un tocco, la connessione neurale e ben altro viene rivelato. Sharon è ora in grado di capire, ora che sa.
Haiku la raggiunge a New York, porta con sé le rivelazioni di Zora circa la rivoluzione dei robot su Gliese 581 G.
Cosa sta succedendo davvero sulla Terra?
La sensazione di osservare un proprio avatar che vive quell’esperienza si trasfonde subitanea nel ritornare alla propria coscienza fisica, quando comincia a precipitare all’interno della Nube di Oort. È una discesa impetuosa nel maelstrom, un’immersione nel profondo che la catapulta, poi, in territori sconosciuti. Ne ha un vago sentore nel momento in cui sente una consistenza liquida intorno a sé. È un ambiente dall’aspetto vitreo e acquoso, all’interno vagano sagome simili a meduse, fluttuano melodie insolite che ricordano il mugghiare del vento fra le asperità di coralli e conchiglie. Infine assiste alle rotonde evoluzioni di sirene e tritoni.
La visualità netta lascia il posto a una diffusa consapevolezza, priva di materialità e linee precise. È un terreno fertile che sta per essere inondato da un oceano di informazioni, le sinapsi che schioccano e si incrociano tra loro.
Si forma un enorme bolo per l’infinita quantità e qualità di dati, un grumo estremamente concentrato che sprigiona lampi impercettibili e infligge stilettate dolorose. Nonostante quel percorso le sia parso di un lunghissimo non-tempo, la sofferenza dura un solo attimo dopo il quale arriva di botto al fulcro, annientata. È il sacrificio minimo richiesto per la conoscenza allargata e diffusa che erompe e dilaga.
L’immobilità della sua esistenza è un ricordo lontano, il fulgore che si sta scatenando nella coscienza e nella mente illumina e crea quanto le origini del cosmo e la sua evoluzione. La particella che scombina e incita al mutamento, senza la possibilità di tornare più indietro. Gli occhi che si spalancano e l’animo ricettivo come mai prima.
È il livello massimo di plasticità sinaptica. Le connessioni tra cellule nervose, come le connessioni tra queste e i relativi organi periferici di azione, dopo essere state investite dall’apprendimento e dalla mole di informazioni, non sono più le stesse. Le fibre del suo corpo sono letteralmente imbevute di conoscenza.
Sharon abbandona la vecchia sé stessa per diventare protagonista dell’evoluzione.
Un ticchettio incessante, ma dal ritmo pacato. La fase terminale di un lungo temporale, la pioggia che seguita a cadere sul suo corpo e a bagnarlo cellula dopo cellula, senza che l’essere già fradicia costituisca l’obiettivo finale.
È così che si sente Sharon, gli occhi ancora chiusi, esposta agli agenti atmosferici che la investono, e la intridono. O è forse l’imponente cascata di dati e informazioni che la sta continuando a colpire, a sommergerla facendola risalire poi più forte di prima.
Quando apre gli occhi scorge subito, dalla finestra, un frammento di cielo cupo e denso di umidità. Controlla il piccolo schermo multifunzionale accanto alla porta. È tardo pomeriggio, sebbene fuori sembri quasi notte. Sono passate almeno sedici ore da quando è rientrata a casa. Mentre l’eco dell’esperienza fatta si mescola con il rumore della pioggia, le si impone tutta una serie di sensazioni contrastanti: spossatezza, soddisfazione, un’incredibile pienezza. È come essere reduci da una tumultuosa notte di sesso con stalloni e amazzoni.
Respira a fondo, muove i muscoli cercando di fletterli e distenderli, si concentra sui propri Lacci. In breve le è chiara la sua nuova situazione. È tutto lì, per lei. La quasi totalità dei chip di Apprendimento non è più necessaria, le abilità comuni sono insite nella sua mente e, come tutto il resto, utilizzabili istantaneamente oppure rintracciabili in archivi che richiedono pochi minuti per attivarle. C’è l’intero scibile umano, la sapienza scientifica e tecnologica, la competenza artistica, una moltitudine di possibili impostazioni del pensiero e della logica. A sua disposizione, in qualsiasi momento. Una potenza inaudita.